La tricopigmentazione è una tecnica che consente di ricreare l'effetto rasato sul cuoio capelluto o dare intensità ai pochi capelli rimasti senza troppe difficoltà e in maniera meno invasiva rispetto al trapianto di capelli. Essa può essere temporanea o permanente. La differenza tra le due tecniche dipende appunto dal lasso di tempo durante il quale la tricopigmentazione rimane visibile ad occhio nudo e dal tipo di pigmento necessario.

In molti si chiedono infatti quanto dura la tricopigmentazione temporanea e quanto quella permanente. Nel caso del trattamento temporaneo, la durata sarà inferiore rispetto a quello permanente dove non è previsto il completo riassorbimento. In termini di qualità, almeno all’inizio, non dovrebbero esserci differenze sostanziali tra un trattamento temporaneo e quello permanete.

Nel lungo periodo, invece, mentre la tricopigmentazione semipermanente tende a svanire completamente, quella permanente potrebbe sensibilmente modificarsi. 

Differenze tra le due tecniche

Le due tecniche in questione vengono sfruttate per dare a chi lo desidera l’effetto di una capigliatura più folta e naturale seppur si parli di una riproduzione artistica. Risulta possibile trattare anche le cicatrici da trauma o da trapianto di capelli ottenendo risultati molto incoraggianti.

Parlando di durata, la tricopigmentazione semipermanente dovrebbe essere ritoccata circa una volta all’anno mentre quella permanente circa una volta ogni quattro o cinque anni affinchè il risultato sia sempre coprente e naturale.

In caso la tricopigmentazione semipermanente non venga ritoccata scomparirebbe nel giro di circa tre o cinque anni mentre quella permanente, lo ricordiamo, non va più via.

In termini di costi, la tricopigmentazione temporanea risulta mediamente più economica all’inizio del processo mentre quella permanente nel lungo.

Solitamente quella temporanea ha un costo pari a circa la metà di quella permanente anche se quest’ultima richiede dei ritocchi molto più sporadici. Nella scelta della tecnica migliore queste caratteristiche sono da valutare se si ha un certo budget a disposizione ma l'argomento deve essere approfondito.

Quale scegliere?

I vantaggi della tricopigmentazione permanente, in termini di durata, potrebbero anche trasformarsi in svantaggi se vengono osservati sotto altri punti di vista. In primis, il pigmento permane inoculato nella pelle a vita ma potrebbe variare sensibilmente. Del resto, la pelle è un tessuto in continua mutazione e con esso anche il pigmento che viene inoculato. 

Nel caso della tricopigmentazione permanente il risultato quindi tenderà a perdere di qualità a prescindere dall'tipo di pigmento utilizzato e dalla tecnica. Per concludere inoltre, l'unico modo per rimuovere la tricopigmentazione permanente è quello di sottoporsi al laser q-switched o picolaser. Altre tecniche come il dermarolling e la dermoabrasione sono risultate poco efficaci.

I migliori tecnici di tricopigmentazione in Italia consigliano di optare per la tricopigmentazione semipermanente sia per poter garantire la massima qualità estetica, sia perché la nostra conformazione, i nostri lineamenti e le nostre aspettative possono cambiare sensibilmente con il tempo.

Come al solito vi consigliamo di recarvi soltanto in centri specializzati nella tecnica in modo da potervi affidare a persone veramente competenti.